ONGOING: VERMETAL RIGENERAZIONE INDUSTRIALE

Una veste colorata sulla facciata

ONGOING

Una vecchia sede industriale che occupa un lembo di campagna ai piedi delle colline di Vicenza viene decostruita e manipolata per ospitare la nuova sede di Vermetal.

Cliente
Vermetal
Anno
2019
Status
In progress
Dimensione
1080 mq
Team
progetto Flavio Albanese

Flavio Albanese
founder & partner

Flavio Albanese (1951), è fondatore e presidente di ASA studio albanese. Si forma come autodidatta combinando la sua passione per l’arte contemporanea con l’esperienza pratica di artigiano-architetto. Venuto a contatto con Carlo Scarpa, apprende da lui un approccio alla progettazione che rifiuta gli apriori, e che si declina di volta in volta in base alle occasioni, ai temi e ai contesti che incontra. Ha tenuto corsi all’École Polytechinique Fédérale di Losanna e all’Art Institute di Chicago (1980), all’University of Yale (1983), all’University of Architecture di Delft (2005), all’University of Florida (2006), alla Fundacion Proa de Buenos Aires (2008) e più volte presso le più importanti università italiane. Ha tenuto inoltre due workshop all’international summer school dell’Istituto Universitario d’ Architettura di Venezia nel 2009 e nel 2010. È stato membro di giunta di Confindustria Vicenza dal 1998 al 2001, del Comitato scientifico di Domus Academy (2004-2005) e del Comitato d’Onore di MIart (2009 e 2010), direttore dell’Officina del Porto di Palermo (2006-2008), vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza (2011-2015) e presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (2010-2016). Dal 2007 al 2010 è stato chiamato a dirigere Domus, la prestigiosa rivista internazionale di architettura, design e arte contemporanea. Attivo già dal 1971, nel 1987 fonda con il fratello Franco ASA studio albanese. I progetti dello studio sono stati pubblicati dalle più importanti riviste internazionali di architettura e design: il progetto Neores è stato segnalato nell’edizione 2003 dell’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation, mentre ASA studio albanese ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nelle edizioni 2004 e 2006. Flavio è un lettore e biblioflio (la sua biblioteca, a disposizione dello studio, conta di oltre 15.000 volumi) e un conoscitore e collezionista d’arte contemporanea.

Franco Albanese

Franco Albanese
partner, CEO & executive director

Franco Albanese (Vicenza, 1958) lavora nel mondo dell’architettura e del design dal 1976. Laureato nel 1986 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, l’anno seguente ha fondato a Vicenza ASA studio albanese, insieme al fratello Flavio. Da allora Franco è amministratore delegato e direttore tecnico dello studio, e in questo ruolo ha partecipato alla genesi, allo sviluppo e all’esecuzione dei progetti più importanti. Come progettista e direttore dei lavori ha seguito la sede di Medicina Veterinaria dell’Università di Padova (1997); “Neores”, l’insediamento produttivo e direzionale di Sinv Spa a Schio, Vicenza, (selezionato nel 2003 per l’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation); il progetto per il Municipio del Comune di Grumolo delle Abbadesse, Vicenza (1999); “Morimondo 17”, la riconversione industriale della sede Sinv spa a Milano (2000); l’headquarter di Margraf a Chiampo (Vicenza, 2006). Ha curato inoltre la progettazione del “Rocco Forte Verdura Resort” a Sciacca, in Sicilia (2005), dell’ampliamento dell’aeroporto di Pantelleria (2006), della nuova Rinascente di Palermo (2007), il progetto di riconversione Lindower 22 a Berlino (2011), la HTM Hybrid Tower di Mestre (2012), l’ampliamento della sede Fope a Vicenza (2016). Negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione sugli interventi di riconversione degli spazi industriali urbani, diventato un tema chiave nella filosofia di ASA studio albanese.

responsabile di progetto Giuseppe Dal Molin

Giuseppe Dal Molin
project manager

Giuseppe, che preferisce essere chiamato Pino, si è laureato allo IUAV di Venezia nel 1993. L’anno successivo ha vinto insieme ad Antonio Paolin e Giuseppe Pianezzola il concorso per la realizzazione della nuova biblioteca di Marostica, progetto insignito del premio di architettura Città di Oderzo 1999. Ha iniziato la sua collaborazione con ASA studio albanese nel 1994 e, con alterne vicende, l’ha protratta fino ad oggi. Pino si occupa soprattutto di progetti nel campo dell’architettura residenziale e alberghiera, e nell’interior design. Per ASA studio albanese ha seguito personalmente il Rocco Forte Verdura Resort di Sciacca, uno dei main projects dello studio. Nel 2006 ha fondato assieme a Giuseppe Pianezzola e altri colleghi lo studio di progettazione Corte dei Roda. Tra i suoi libri preferiti c’è “I simulacri” di Philip K. Dick e in alternativa all’architetto gli sarebbe piaciuto fare il contadino.

team Andrea Garzotto

Andrea Garzotto
architect

Andrea è un architetto specializzato nella definizione delle immagini render dei progetti e dei modelli 3D, approdato in ASA studio albanese nel 2007. La rappresentazione virtuale attraverso render e modello tridimensionale è oggi un aspetto chiave del progetto architettonico a tutti i livelli, e per questo Andrea è coinvolto in tutti i maggiori progetti dello studio. Oltre alla definizione delle immagini si occupa anche di interior design e di progettazione architettonica. Dopo un anno e mezzo trascorso a Porto, dove ha scoperto l’immagine in bianco e nero, nel 2006 si è laureato in architettura allo IUAV di Venezia. Nel Dicembre del 2012 ha inaugurato “Incipit”, uno spazio collettivo e laboratorio per le arti visive. Andrea è fotografo freelance, si considera un precursore dei selfie e un biker mancato. Il viaggiare è parte integrante della sua vita e della sua fotografia. Adora il Berghain di Berlino e i vini con le bollicine.

Francesco Marangoni

Francesco Marangoni
3d models & digital printer supervisor

Francesco Marangoni (1982) si è laureato in Economia Politica all’Università degli Studi di Verona nel 2007. Dopo aver fatto per molti anni il proiezionista e la maschera allo storico cinema Odeon di Vicenza, nel 2006 è approdato fortuitamente in ASA studio albanese. Qui ha contribuito a collocare e catalogare gli oltre 15.000 volumi che compongono la biblioteca dello studio. Successivamente si è dedicato alla realizzazione dei plastici architettonici avvalendosi di un pantografo CAD/CAM e di una stampante 3D Zcorp 650. Benché abbia fondato e partecipi alla vita redazionale di una piccola web radio, in sala plastici si ostina ad ascoltare radio3 con un apparecchio analogico. Nel tempo libero cerca, con risultati alterni, di coltivare la passione per la lettura, la musica e i viaggi. Dalla library dello studio Francesco prenderebbe il Codex Seraphinianus, mentre il suo materiale preferito è la birra.

Giovanni Rossi

Giovanni Rossi
architect

Alessandro Sparapan

Alessandro Sparapan
architect

Alessandro lavora con lo studio dal 2022, si è laureato in architettura allo Iuav di Venezia nel 2020 e ha studiato per un anno alla Facoltà di Architettura di Belgrado nel 2019. Prima di arrivare a Vicenza ha lavorato a Venezia per lo studio Zuanier Associati e in precedenza in un progetto di EMGdotART nella provincia dello Hubei, in Cina, in collaborazione con la Huazhong University of Science e con la Southeast University of Nanjing. Alessandro è appassionato di fotografia, di brutalismo (ma solo architettonico) e di Star Wars. In un’isola deserta porterebbe il suo immancabile pacchetto di caramelle Fisherman’s Friend, e quell’isola sarebbe a Venezia.

Blendi Vishkurti

Blendi Vishkurti
architect

Blendi è arrivato in studio con un tirocinio nel 2018 ed è stato fondamentale per portare a termine gli allestimenti per la mostra FROM/TO organizzata a Berlino all’interno del festival MakeCity 2018. Quando si è laureato allo IUAV nel 2021 è diventato subito e a tutti gli effetti uno degli architetti di Asa. Insieme ai suoi storici partner in crime Blendi ha ottenuto una menzione d’onore al concorso internazionale EUROPAN16 nel 2021 con il progetto “Back to nature” ed è stato finalista per il premio di architettura Federico Maggia a Biella nel 2022 con un progetto site-specific di architettura effimera. Da piccolo avrebbe voluto fare il muratore (in qualche modo è rimasto nel ramo), adora e studia i bonsai e per questo gli piacerebbe un giorno abitare in campagna. Se gli chiedessimo chi buttare dalla torre tra Tolkien e Asimov ci risponderebbe come Bartelby lo Scrivano: "Preferirei di no".

Filippo Zampese

Filippo Zampese
architect visualizer

Filippo è nato nel 1984, è diventato architetto con una laurea in Achitettura della Costruzione allo IUAV nel 2010 e si è specializzato in computational design al Master di Architettura Digitale di Venezia nel 2010. In ASA studio albanese dal 2015, si occupa di progettazione e modellazione 3D, di prototiping, di rendering e di post produzione di immagini e video. Prima di arrivare a Vicenza, ha lavorato a Maastricht presso SatijnPlus Architecten, a Milano per Cino Zucchi Architetti e a Roma per Fuksas Architecture. Oltre a progettare, Filippo fa il musicista e compositore negli A New Silent Coporation, con i quali ha all'attivo due album di musica post-rock strumentale (Everything Is Exactly As It Seems, 2009; Odyssea, 2016). Suona la chitarra elettrica (per la quale possiede una collezione di pedali che non sa usare) e il piano. Ama i cani, detesta le persone che parlano in treno, e questo forse spiega perché avrebbe voluto diventare astronauta.

La struttura esistente è composta da un edificio di testa rivolto a sud e destinato all’amministrazione, che si allunga verso nord nel corpo del grande
capannone. Il progetto si concentra sulla parte amministrativa, cercando di trasformare con poche mosse il vecchio edificio in uno spazio direzionale contemporaneo. L’intervento principale consiste in un’ablazione: la porzione centrale viene rimossa, dividendo in due ali l’edificio e aprendo un varco che mette in comunicazione il prato di fronte all’entrata e il patio interno alberato. Il volume rimosso viene sostituito da una grande serra trasparente che fa da filtro e da collegamento tra interno ed esterno e tra ala ovest e ala est. La facciata principale, rivolta a sud, viene schermata con un elegante sistemadi brise-soleil in metallo lucente, che rinvia alle verniciature della Vermetal.