Anche lo studio di Milano non fa eccezione alla legge che vuole le sedi più recenti di Asa Studio Albanese come il risultato di interventi di refitting e riconversione di spazi esistenti e abbandonati.
La sede di Milano si trova all’interno del complesso di via Ventura a Lambrate e fa parte di uno dei primi e più citati casi di retrofitting industriale su larga scala realizzati in Italia: la riconversione della ex-Faema, concepita e realizzata dallo studio Mutti & Architetti, alla quale lo studio ha partecipato attivamente con molteplici interventi su diverse porzioni dei vecchi padiglioni industriali.
- Cliente
- ASA studio albanese
- Anno
- 2000
- Status
- Completato
- Dimensione
- 600 mq
- Team
-
progetto Franco Albanese —
Franco Albanese
partner, CEO & executive directorFranco Albanese (Vicenza, 1958) lavora nel mondo dell’architettura e del design dal 1976. Laureato nel 1986 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, l’anno seguente ha fondato a Vicenza ASA studio albanese, insieme al fratello Flavio. Da allora Franco è amministratore delegato e direttore tecnico dello studio, e in questo ruolo ha partecipato alla genesi, allo sviluppo e all’esecuzione dei progetti più importanti. Come progettista e direttore dei lavori ha seguito la sede di Medicina Veterinaria dell’Università di Padova (1997); “Neores”, l’insediamento produttivo e direzionale di Sinv Spa a Schio, Vicenza, (selezionato nel 2003 per l’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation); il progetto per il Municipio del Comune di Grumolo delle Abbadesse, Vicenza (1999); “Morimondo 17”, la riconversione industriale della sede Sinv spa a Milano (2000); l’headquarter di Margraf a Chiampo (Vicenza, 2006). Ha curato inoltre la progettazione del “Rocco Forte Verdura Resort” a Sciacca, in Sicilia (2005), dell’ampliamento dell’aeroporto di Pantelleria (2006), della nuova Rinascente di Palermo (2007), il progetto di riconversione Lindower 22 a Berlino (2011), la HTM Hybrid Tower di Mestre (2012), l’ampliamento della sede Fope a Vicenza (2016). Negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione sugli interventi di riconversione degli spazi industriali urbani, diventato un tema chiave nella filosofia di ASA studio albanese.
Flavio Albanese
founder & partnerFlavio Albanese (1951), è fondatore e presidente di ASA studio albanese. Si forma come autodidatta combinando la sua passione per l’arte contemporanea con l’esperienza pratica di artigiano-architetto. Venuto a contatto con Carlo Scarpa, apprende da lui un approccio alla progettazione che rifiuta gli apriori, e che si declina di volta in volta in base alle occasioni, ai temi e ai contesti che incontra. Ha tenuto corsi all’École Polytechinique Fédérale di Losanna e all’Art Institute di Chicago (1980), all’University of Yale (1983), all’University of Architecture di Delft (2005), all’University of Florida (2006), alla Fundacion Proa de Buenos Aires (2008) e più volte presso le più importanti università italiane. Ha tenuto inoltre due workshop all’international summer school dell’Istituto Universitario d’ Architettura di Venezia nel 2009 e nel 2010. È stato membro di giunta di Confindustria Vicenza dal 1998 al 2001, del Comitato scientifico di Domus Academy (2004-2005) e del Comitato d’Onore di MIart (2009 e 2010), direttore dell’Officina del Porto di Palermo (2006-2008), vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza (2011-2015) e presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (2010-2016). Dal 2007 al 2010 è stato chiamato a dirigere Domus, la prestigiosa rivista internazionale di architettura, design e arte contemporanea. Attivo già dal 1971, nel 1987 fonda con il fratello Franco ASA studio albanese. I progetti dello studio sono stati pubblicati dalle più importanti riviste internazionali di architettura e design: il progetto Neores è stato segnalato nell’edizione 2003 dell’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation, mentre ASA studio albanese ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nelle edizioni 2004 e 2006. Flavio è un lettore e biblioflio (la sua biblioteca, a disposizione dello studio, conta di oltre 15.000 volumi) e un conoscitore e collezionista d’arte contemporanea.
responsabile di progetto Nicola De Ponti —Nicola De Ponti
Andrea Marlia
Una di queste operazioni coinvolge proprio gli spazi destinati allo studio, che si sviluppano su tre livelli e si distinguono per l’evidenza dei materiali crudi e primari, come il legno nero al pavimento, la struttura a vista del fabbricato in mattoni e calcestruzzo e le estese superfici vetrate. Lo spazio si è modificato nel tempo in quanto a dimensioni e funzionalità, ma rispetto alla matrice originaria del fabbricato industriale l’intervento di retrofitting ha introdotto poche manipolazioni significative. Una manipolazione evidente è lo spazio interstiziale della lunga galleria, ricavata sfruttando la preesistente intercapedine tra edificio e terreno, tra edificio e il parco, attraversata da una scenografica passerella aerea. Lungo tutto il perimetro dello studio, una serra fredda con piante e farfalle è l’altra vistosa manomissione del volume originale. Anche qui, come a Vicenza, lo studio è uno spazio ibrido, sia di lavoro sia per eventi culturali aperti al pubblico e connessi con il distretto di gallerie d’arte che lo circondano: a supporto una grande cucina industriale ed una foresteria che offe ospitalità occasionali. Opere d’arte contemporanea ed installazioni site-specific occupano ininterrottamente i vari piani.