Per il suo primo showroom a Milano, situato in una location straordinaria, Fope ha deciso di creare uno concept rivoluzionario che ricodifica le regole dello showroom.
- Cliente
- FOPE SPA
- Anno
- 2023
- Status
- completato
- Dimensione
- 80 mq
- Team
-
Project Franco Albanese —
Franco Albanese
partner, CEO & executive directorFranco Albanese (Vicenza, 1958) lavora nel mondo dell’architettura e del design dal 1976. Laureato nel 1986 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, l’anno seguente ha fondato a Vicenza ASA studio albanese, insieme al fratello Flavio. Da allora Franco è amministratore delegato e direttore tecnico dello studio, e in questo ruolo ha partecipato alla genesi, allo sviluppo e all’esecuzione dei progetti più importanti. Come progettista e direttore dei lavori ha seguito la sede di Medicina Veterinaria dell’Università di Padova (1997); “Neores”, l’insediamento produttivo e direzionale di Sinv Spa a Schio, Vicenza, (selezionato nel 2003 per l’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation); il progetto per il Municipio del Comune di Grumolo delle Abbadesse, Vicenza (1999); “Morimondo 17”, la riconversione industriale della sede Sinv spa a Milano (2000); l’headquarter di Margraf a Chiampo (Vicenza, 2006). Ha curato inoltre la progettazione del “Rocco Forte Verdura Resort” a Sciacca, in Sicilia (2005), dell’ampliamento dell’aeroporto di Pantelleria (2006), della nuova Rinascente di Palermo (2007), il progetto di riconversione Lindower 22 a Berlino (2011), la HTM Hybrid Tower di Mestre (2012), l’ampliamento della sede Fope a Vicenza (2016). Negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione sugli interventi di riconversione degli spazi industriali urbani, diventato un tema chiave nella filosofia di ASA studio albanese.
Flavio Albanese
founder & partnerFlavio Albanese (1951), è fondatore e presidente di ASA studio albanese. Si forma come autodidatta combinando la sua passione per l’arte contemporanea con l’esperienza pratica di artigiano-architetto. Venuto a contatto con Carlo Scarpa, apprende da lui un approccio alla progettazione che rifiuta gli apriori, e che si declina di volta in volta in base alle occasioni, ai temi e ai contesti che incontra. Ha tenuto corsi all’École Polytechinique Fédérale di Losanna e all’Art Institute di Chicago (1980), all’University of Yale (1983), all’University of Architecture di Delft (2005), all’University of Florida (2006), alla Fundacion Proa de Buenos Aires (2008) e più volte presso le più importanti università italiane. Ha tenuto inoltre due workshop all’international summer school dell’Istituto Universitario d’ Architettura di Venezia nel 2009 e nel 2010. È stato membro di giunta di Confindustria Vicenza dal 1998 al 2001, del Comitato scientifico di Domus Academy (2004-2005) e del Comitato d’Onore di MIart (2009 e 2010), direttore dell’Officina del Porto di Palermo (2006-2008), vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza (2011-2015) e presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (2010-2016). Dal 2007 al 2010 è stato chiamato a dirigere Domus, la prestigiosa rivista internazionale di architettura, design e arte contemporanea. Attivo già dal 1971, nel 1987 fonda con il fratello Franco ASA studio albanese. I progetti dello studio sono stati pubblicati dalle più importanti riviste internazionali di architettura e design: il progetto Neores è stato segnalato nell’edizione 2003 dell’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation, mentre ASA studio albanese ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nelle edizioni 2004 e 2006. Flavio è un lettore e biblioflio (la sua biblioteca, a disposizione dello studio, conta di oltre 15.000 volumi) e un conoscitore e collezionista d’arte contemporanea.
Project Manager Piero CorradinPiero Corradin
partner, head of projectsPiero Corradin è partner dello studio dal 2020 e head of project dal 2014. Si è laureato nel 2002 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e nello stesso anno ha iniziato a lavorare come architetto in ASA studio albanese. Tra i progetti più importanti seguiti da Piero si segnalano il progetto di riqualificazione urbana di un quartiere di Pechino su masterplan di OMA (2007), la nuova sede della Banca Popolare di Marostica (2006), la nuova sede direzionale delle AFV Acciaierie Beltrame a Vicenza (2007), il concorso per la Nuova Fiera di Vicenza (2008), il concorso internazionale “Recupero della cava di Mursia” nell’isola di Pantelleria (2010). Nel 2012 ha seguito il progetto della Hybrid Tower a Mestre (Venezia), nel 2016 l’ampliamento dell’headquarter Fope a Vicenza (2016) e il Polo Logistico Agroalimentare di Monselice (2016). Nel 2008 è stato tutor per PreVisioni, il workshop internazionale sul futuro masterplan di Vicenza; nel 2009 e 2010 in due edizioni del summer workshop dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Team Eleonora Bottin —Eleonora Bottin
architect, interior designerEleonora ha studiato architettura allo Iuav di Venezia, intervallando con un anno alla Facudade Tecnica de Lisboa la traiettoria che l’ha portata alla laurea e poi all’abilitazione alla professione nel 2006. L’anno successivo entra in Asa Studio Albanese dividendosi tra la sede milanese e quella vicentina: per lo studio si misura con progetti di scala molto diversa, dal masterplan ai più minuziosi dettagli di interior, senza dimenticare l’arte del photoshop. Lascia Asa nel 2013 per raggiungere Asprostudio, con il quale collabora fino al 2019. Da allora si dedica alla libera professione, concentrandosi su progetti di riuso e ristrutturazione per clienti privati, perfezionando la sua antica passione per l'interior design di tutti i tipi di spazio: residenziali, commerciali e direzionali. Ma si sa che certi amori fanno giri immensi e poi ritornano, ed è così che Eleonora è rientrata di nuovo in Asa, portando in dote un bagaglio di hard e soft skills arricchito delle sue personali esperienze. Se non fosse diventata architetta, le sarebbe piaciuto guidare la ruspa. In un’isola deserta Eleonora porterebbe con sé le vecchie lenzuola di famiglia in lino. L’isola poi, potrebbe trovarsi ovunque, visto che uno dei suoi desideri è quello di abitare di fronte al mare.
Riccardo Nicoletti
architectRiccardo si è laureato in architettura alla IUAV di Venezia nel 2002 e collabora con ASA studio albanese dal 2008. Si occupa dello sviluppo dei progetti concernenti edifici produttivi e direzionali, in particolare nella loro fase definitiva/esecutiva. È in qualche modo il “garante” della continuità tra le idee progettuali sviluppate nel concept e la loro realizzazione finale. Dal 2002 al 2008 ha lavorato presso l'impresa di costruzioni Morbiato, con compiti di progettazione architettonica, esecutiva e assistenza alla direzione lavori a stretto contatto con le dinamiche di cantiere. Riccardo è un uomo pratico, appassionato delle tecniche costruttive che sperimenta spesso e direttamente negli approcci più innovativi. Pallavolista amatoriale ma fiero, se non fosse diventato architetto avrebbe fatto il vigile del fuoco.
Filippo Zampese
architect visualizerFilippo è nato nel 1984, è diventato architetto con una laurea in Achitettura della Costruzione allo IUAV nel 2010 e si è specializzato in computational design al Master di Architettura Digitale di Venezia nel 2010. In ASA studio albanese dal 2015, si occupa di progettazione e modellazione 3D, di prototiping, di rendering e di post produzione di immagini e video. Prima di arrivare a Vicenza, ha lavorato a Maastricht presso SatijnPlus Architecten, a Milano per Cino Zucchi Architetti e a Roma per Fuksas Architecture. Oltre a progettare, Filippo fa il musicista e compositore negli A New Silent Coporation, con i quali ha all'attivo due album di musica post-rock strumentale (Everything Is Exactly As It Seems, 2009; Odyssea, 2016). Suona la chitarra elettrica (per la quale possiede una collezione di pedali che non sa usare) e il piano. Ama i cani, detesta le persone che parlano in treno, e questo forse spiega perché avrebbe voluto diventare astronauta.
Palazzo Borromeo è un notevole esempio di architettura gotica lombarda, collocata nel cuore pulsante del centro storico. Costruito nella metà del Quattrocento dalla nobile dinastia milanese, il palazzo è organizzato in due corti successive decorate con affreschi, porticati ed eleganti dettagli d’epoca.
Nell’attico del Palazzo, a cavallo tra le due corti, Fope ha creato il suo showroom seguendo l’ispirazione di una visione inedita e originale.
Si tratta di un capsule-space intimo e ovattato, sviluppato in un’unica sala con soffitti e pareti rivestiti da una membrana traslucida e continua, fatta di pannelli dalle tonalità latte e dai profili ottonati. Per ottenere un effetto più astratto è stato scelto di ridurre all’essenziale i riferimenti cromatici, abbandonando i due verdi istituzionali utilizzati solitamente negli spazi del brand. I riverberi opalescenti della luce filtrata dischiudono una dimensione sospesa, onirica, un’esperienza visiva non convenzionale e difficilmente dimenticabile. Uno spazio multiplo, versatile e multitasking, con la luce e lo stile dei gioielli Fope come protagonisti indiscussi della scena.
Lo showroom dispone anche di una guest house e di una piccola dry kitchen.