CHIARA VALERIO

Chiara Valerio è la terza ospite di Lieviti.

Chiara Valerio è scrittrice, conduttrice radiofonica, saggista, sceneggiatrice, curatrice ed editor. Ha studiato matematica per molti anni e ha un dottorato in calcolo delle probabilità. Ha collaborato e collabora con numerose riviste e testate, oggi scrive per Domani, L’Espresso e Vanity Fair.  Valerio ha inoltre diretto per Nottetempo la collana dedicata ai nuovi scrittori italiani, è stata coautrice del soggetto del film Mia madre di Nanni Moretti e di quello di La tenerezza di Gianni Amelio.  La sua attività multiforme, engagé e generosa, non solo in termini di opere ma anche di contributi, di spunti e di dibattiti, ne fa una figura di spicco del panorama culturale nazionale. Valerio è oggi conduttrice del programma radiofonico L’isola deserta su Rai Radio3, ed è cocuratrice del programma Ad Alta Voce, sempre su Rai Radio 3.
È responsabile della narrativa italiana per le edizioni Marsilio.

Tra le sue numerose pubblicazioni: A complicare le cose (Robin, 2003) La gioia piccola d’esser quasi salvi (nottetempo, 2009), Spiaggia libera tutti (Laterza, 2012). Per Nottetempo ha tradotto e curato Flush (2012), Freshwater (2013) e Tra un atto e l’altro (2015) di Virginia Woolf. Più di recente, nel 2019 ha pubblicato il romanzo “Il cuore non si vede” e nel 2020 il saggio breve “La matematica è politica”, entrambi per Einaudi.

 

“La matematica è politica” è un pamphlet  pubblicato da Einaudi nella collana “Le Vele” a fine agosto 2020, in piena pandemia, e ha riscontrato un grande successo, innestandosi al centro del dibattito culturale. L’obiettivo di Valerio è quello di ridefinire e decostruire i molti pregiudizi che gravitano intorno alla disciplina da lei studiata e insegnata per anni: sul presunto elitismo della matematica, sulla sua difficoltà intrinseca e sull’inutilità pratica.
La matematica, al contrario, è nelle condizioni di fornirci utensili concettuali indispensabili a comprendere e interpretare, in quanto scienza delle relazioni, l’insieme dei nostri rapporti sociali. La matematica, scrive Valerio, è un strumento essenziale della vita democratica, funzionando come una “ginnastica posturale, per stare nel mondo e tentare di interpretarlo”.