Il progetto per il department store della Rinascente a Palermo è l'esito di un intervento deciso e delicato allo stesso tempo. Via Roma è frutto del ridisegno urbanistico ottocentesco del capoluogo siciliano che, modificando pesantemente il tessuto urbano antico denso e popolare di una vasta area, colloca una serie di nuovi imponenti edifici dedicati al commercio, con empori e negozi. È della memoria di questa pesante spaccatura che si fa carico il nuovo segno architettonico progettato per Rinascente.
- Cliente
- La Rinascente SpA
- Anno
- 2006
- Status
- Completato
- Dimensione
- 1000 mq
- Team
-
progetto Flavio Albanese —
Flavio Albanese
founder & partnerFlavio Albanese (1951), è fondatore e presidente di ASA studio albanese. Si forma come autodidatta combinando la sua passione per l’arte contemporanea con l’esperienza pratica di artigiano-architetto. Venuto a contatto con Carlo Scarpa, apprende da lui un approccio alla progettazione che rifiuta gli apriori, e che si declina di volta in volta in base alle occasioni, ai temi e ai contesti che incontra. Ha tenuto corsi all’École Polytechinique Fédérale di Losanna e all’Art Institute di Chicago (1980), all’University of Yale (1983), all’University of Architecture di Delft (2005), all’University of Florida (2006), alla Fundacion Proa de Buenos Aires (2008) e più volte presso le più importanti università italiane. Ha tenuto inoltre due workshop all’international summer school dell’Istituto Universitario d’ Architettura di Venezia nel 2009 e nel 2010. È stato membro di giunta di Confindustria Vicenza dal 1998 al 2001, del Comitato scientifico di Domus Academy (2004-2005) e del Comitato d’Onore di MIart (2009 e 2010), direttore dell’Officina del Porto di Palermo (2006-2008), vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza (2011-2015) e presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (2010-2016). Dal 2007 al 2010 è stato chiamato a dirigere Domus, la prestigiosa rivista internazionale di architettura, design e arte contemporanea. Attivo già dal 1971, nel 1987 fonda con il fratello Franco ASA studio albanese. I progetti dello studio sono stati pubblicati dalle più importanti riviste internazionali di architettura e design: il progetto Neores è stato segnalato nell’edizione 2003 dell’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation, mentre ASA studio albanese ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nelle edizioni 2004 e 2006. Flavio è un lettore e biblioflio (la sua biblioteca, a disposizione dello studio, conta di oltre 15.000 volumi) e un conoscitore e collezionista d’arte contemporanea.
Franco Albanese
partner, CEO & executive directorFranco Albanese (Vicenza, 1958) lavora nel mondo dell’architettura e del design dal 1976. Laureato nel 1986 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, l’anno seguente ha fondato a Vicenza ASA studio albanese, insieme al fratello Flavio. Da allora Franco è amministratore delegato e direttore tecnico dello studio, e in questo ruolo ha partecipato alla genesi, allo sviluppo e all’esecuzione dei progetti più importanti. Come progettista e direttore dei lavori ha seguito la sede di Medicina Veterinaria dell’Università di Padova (1997); “Neores”, l’insediamento produttivo e direzionale di Sinv Spa a Schio, Vicenza, (selezionato nel 2003 per l’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation); il progetto per il Municipio del Comune di Grumolo delle Abbadesse, Vicenza (1999); “Morimondo 17”, la riconversione industriale della sede Sinv spa a Milano (2000); l’headquarter di Margraf a Chiampo (Vicenza, 2006). Ha curato inoltre la progettazione del “Rocco Forte Verdura Resort” a Sciacca, in Sicilia (2005), dell’ampliamento dell’aeroporto di Pantelleria (2006), della nuova Rinascente di Palermo (2007), il progetto di riconversione Lindower 22 a Berlino (2011), la HTM Hybrid Tower di Mestre (2012), l’ampliamento della sede Fope a Vicenza (2016). Negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione sugli interventi di riconversione degli spazi industriali urbani, diventato un tema chiave nella filosofia di ASA studio albanese.
responsabile di progetto Massimiliano MarchicaMassimiliano Marchica
team Giulio Contin —Giulio Contin
Piero Corradin
partner, head of projectsPiero Corradin è partner dello studio dal 2020 e head of project dal 2014. Si è laureato nel 2002 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e nello stesso anno ha iniziato a lavorare come architetto in ASA studio albanese. Tra i progetti più importanti seguiti da Piero si segnalano il progetto di riqualificazione urbana di un quartiere di Pechino su masterplan di OMA (2007), la nuova sede della Banca Popolare di Marostica (2006), la nuova sede direzionale delle AFV Acciaierie Beltrame a Vicenza (2007), il concorso per la Nuova Fiera di Vicenza (2008), il concorso internazionale “Recupero della cava di Mursia” nell’isola di Pantelleria (2010). Nel 2012 ha seguito il progetto della Hybrid Tower a Mestre (Venezia), nel 2016 l’ampliamento dell’headquarter Fope a Vicenza (2016) e il Polo Logistico Agroalimentare di Monselice (2016). Nel 2008 è stato tutor per PreVisioni, il workshop internazionale sul futuro masterplan di Vicenza; nel 2009 e 2010 in due edizioni del summer workshop dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Benedetta Nicolich
David Perri
architettoDavide Petronici
Clara Riva
- Crediti fotografici
- Sandro Scalia
- Website
- www.rinascente.it/rinascente/it/store/27/palermo/
La nuova facciata vitrea, anonima e silente, che ingloba un grande magazzino UPIM costruito negli anni ‘70, occupa sia il lato che prospetta su Viale Roma, sia l’angolo di svolta verso Piazza San Domenico, accostandosi con garbo al prospetto di Palazzo Montalbano rimasto miracolosamente in piedi. Arretrata rispetto alla grande arteria ottocentesca commerciale, la barocca chiesa di San Domenico e una serie di minuta architettura popolare, completano la bella piazza con al centro una macchina barocca con statue di angeli in pietra, due papi in bronzo e una gigante colonna che regge una statua della Madonna Immacolata.
Il prospetto sopravvissuto di Palazzo Montalbano è stato sottoposto ad un rigoroso intervento di restauro, permettendo di mantenere visibile la correlazione storico-stilistica con la coeva Chiesa di San Domenico. La facciata dell’ex Upim ha subito un intervento di lifting con la sovrapposizione di una pelle traslucida che ne fa intuire la struttura sottostante, come una sorta di velo leggero posato sulla sua memoria. La pelle “glaciale” è un segno architettonico di superficie attraverso cui il vecchio rimane visibile, fa corpo con il contemporaneo, ne diventa elemento. Nella notte il palazzo si trasforma in una lanterna luminosa e opalescente. Mantenuta parte della struttura portante, una radicale ridistribuzione degli spazi e la collocazione di un sistema di scale mobili ha concepito un nuovo organismo funzionale, più consono ad un grande department store contemporaneo. Negli ultimi piani invece, interrotto il sistema delle scale mobili, la Rinascente si riaffaccia sulla città con un complesso sistema di vetrate, lucernai, scale scenografiche e grandi terrazze che dialogano con la città storica con una visuale che raggiunge il porto ed il mare del golfo di Palermo.