Una villa ancorata, con la sua piscina a forma di nave, sulle prime pendici dei colli Berici, affacciati sul panorama di Vicenza.
- Cliente
- Privato
- Anno
- 1988
- Status
- Completato
- Team
-
progetto Flavio Albanese —
Flavio Albanese
founder & partnerFlavio Albanese (1951), è fondatore e presidente di ASA studio albanese. Si forma come autodidatta combinando la sua passione per l’arte contemporanea con l’esperienza pratica di artigiano-architetto. Venuto a contatto con Carlo Scarpa, apprende da lui un approccio alla progettazione che rifiuta gli apriori, e che si declina di volta in volta in base alle occasioni, ai temi e ai contesti che incontra. Ha tenuto corsi all’École Polytechinique Fédérale di Losanna e all’Art Institute di Chicago (1980), all’University of Yale (1983), all’University of Architecture di Delft (2005), all’University of Florida (2006), alla Fundacion Proa de Buenos Aires (2008) e più volte presso le più importanti università italiane. Ha tenuto inoltre due workshop all’international summer school dell’Istituto Universitario d’ Architettura di Venezia nel 2009 e nel 2010. È stato membro di giunta di Confindustria Vicenza dal 1998 al 2001, del Comitato scientifico di Domus Academy (2004-2005) e del Comitato d’Onore di MIart (2009 e 2010), direttore dell’Officina del Porto di Palermo (2006-2008), vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza (2011-2015) e presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (2010-2016). Dal 2007 al 2010 è stato chiamato a dirigere Domus, la prestigiosa rivista internazionale di architettura, design e arte contemporanea. Attivo già dal 1971, nel 1987 fonda con il fratello Franco ASA studio albanese. I progetti dello studio sono stati pubblicati dalle più importanti riviste internazionali di architettura e design: il progetto Neores è stato segnalato nell’edizione 2003 dell’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation, mentre ASA studio albanese ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nelle edizioni 2004 e 2006. Flavio è un lettore e biblioflio (la sua biblioteca, a disposizione dello studio, conta di oltre 15.000 volumi) e un conoscitore e collezionista d’arte contemporanea.
Franco Albanese
partner, CEO & executive directorFranco Albanese (Vicenza, 1958) lavora nel mondo dell’architettura e del design dal 1976. Laureato nel 1986 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, l’anno seguente ha fondato a Vicenza ASA studio albanese, insieme al fratello Flavio. Da allora Franco è amministratore delegato e direttore tecnico dello studio, e in questo ruolo ha partecipato alla genesi, allo sviluppo e all’esecuzione dei progetti più importanti. Come progettista e direttore dei lavori ha seguito la sede di Medicina Veterinaria dell’Università di Padova (1997); “Neores”, l’insediamento produttivo e direzionale di Sinv Spa a Schio, Vicenza, (selezionato nel 2003 per l’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation); il progetto per il Municipio del Comune di Grumolo delle Abbadesse, Vicenza (1999); “Morimondo 17”, la riconversione industriale della sede Sinv spa a Milano (2000); l’headquarter di Margraf a Chiampo (Vicenza, 2006). Ha curato inoltre la progettazione del “Rocco Forte Verdura Resort” a Sciacca, in Sicilia (2005), dell’ampliamento dell’aeroporto di Pantelleria (2006), della nuova Rinascente di Palermo (2007), il progetto di riconversione Lindower 22 a Berlino (2011), la HTM Hybrid Tower di Mestre (2012), l’ampliamento della sede Fope a Vicenza (2016). Negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione sugli interventi di riconversione degli spazi industriali urbani, diventato un tema chiave nella filosofia di ASA studio albanese.
- Crediti fotografici
- Aldo Ballo
È la casa di una giovane signora che si interessa di moda e produce abbigliamento di maglia di alta qualità per noti stilisti francesi, che qui vengono ospitati e qui lavorano durante la messa a punto delle loro collezioni. L’azienda è a pochi passi, insediata in un’antica villa-convento. Questa abitazione-studio-casa per ospiti è stata progettata a partire da un edificio preesistente di modesta qualità, destinato a residenza agricola, e dotato di un porticato che è diventato poi l’ala-studio.
Il progetta punta invece proprio sulla qualità del costruire. Ha previsto una casa bifronte: un fronte a monte, a sud-est, verso “il giardino dei ciliegi” e un grande prato, è di pietra gialla cavata a pochi chilometri di distanza dal sito; una facciata classica e solare, una pelle di pilastri e architravi che sembra voler ancorare il piccolo edificio al terreno; il fronte a valle, che guarda a nord-ovest, sulla conca di Vicenza e le Prealpi, è più leggero, su due piani, in mattoni e muratura, e rispetta una tipologia più tradizionale; davanti alla casa, innestato nella scarpata, è stato inserito un corpo di fabbrica con la sagoma di una nave appruatasi nel verde, con un’ampia tolda dove è ritagliata la lunga e stretta piscina, sopra il muro di calcestruzzo armato e poi “incerato” di rosso, come il coppale delle vecchie barche a vela. Per gli interni sono stati usati materiali locali (marmi di Asiago per i pavimenti e rivestimenti), e anche per gli arredi niente arriva da molto lontano, esclusi alcuni mobili e suppellettili che la padrona di casa riporta con sé dai suoi frequentissimi viaggi.
Il risultato: una casa serena e piena di luce, con tanto spazio e tanto verde intorno, dove si può vivere felicemente e dove gli stilisti sono ben felici di fare soste operose, nella pace e nella tranquillità del paesaggio veneto.