ONGOING: GIARDINI DEL BORGO

Un nuovo complesso residenziale

ONGOING

Luogo
Trieste

I Giardini del Borgo sono un progetto di rigenerazione urbana nel cuore di Trieste e interessa la riqualificazione delle vecchie Sale di Lavoro di via Gambini, conosciute come ex Holt, un complesso di edifici storici, a lungo abbandonati, che verranno trasformati in un nuovo e innovativo sistema residenziale immerso nel verde.

Cliente
FIRST Srl
Anno
2025
Status
ON GOING
Dimensione
5000 mq
Team
project Franco Albanese

Franco Albanese
partner, CEO & executive director

Franco Albanese (Vicenza, 1958) lavora nel mondo dell’architettura e del design dal 1976. Laureato nel 1986 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, l’anno seguente ha fondato a Vicenza ASA studio albanese, insieme al fratello Flavio. Da allora Franco è amministratore delegato e direttore tecnico dello studio, e in questo ruolo ha partecipato alla genesi, allo sviluppo e all’esecuzione dei progetti più importanti. Come progettista e direttore dei lavori ha seguito la sede di Medicina Veterinaria dell’Università di Padova (1997); “Neores”, l’insediamento produttivo e direzionale di Sinv Spa a Schio, Vicenza, (selezionato nel 2003 per l’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation); il progetto per il Municipio del Comune di Grumolo delle Abbadesse, Vicenza (1999); “Morimondo 17”, la riconversione industriale della sede Sinv spa a Milano (2000); l’headquarter di Margraf a Chiampo (Vicenza, 2006). Ha curato inoltre la progettazione del “Rocco Forte Verdura Resort” a Sciacca, in Sicilia (2005), dell’ampliamento dell’aeroporto di Pantelleria (2006), della nuova Rinascente di Palermo (2007), il progetto di riconversione Lindower 22 a Berlino (2011), la HTM Hybrid Tower di Mestre (2012), l’ampliamento della sede Fope a Vicenza (2016). Negli ultimi anni ha focalizzato l’attenzione sugli interventi di riconversione degli spazi industriali urbani, diventato un tema chiave nella filosofia di ASA studio albanese.

Flavio Albanese

Flavio Albanese
founder & partner

Flavio Albanese (1951), è fondatore e presidente di ASA studio albanese. Si forma come autodidatta combinando la sua passione per l’arte contemporanea con l’esperienza pratica di artigiano-architetto. Venuto a contatto con Carlo Scarpa, apprende da lui un approccio alla progettazione che rifiuta gli apriori, e che si declina di volta in volta in base alle occasioni, ai temi e ai contesti che incontra. Ha tenuto corsi all’École Polytechinique Fédérale di Losanna e all’Art Institute di Chicago (1980), all’University of Yale (1983), all’University of Architecture di Delft (2005), all’University of Florida (2006), alla Fundacion Proa de Buenos Aires (2008) e più volte presso le più importanti università italiane. Ha tenuto inoltre due workshop all’international summer school dell’Istituto Universitario d’ Architettura di Venezia nel 2009 e nel 2010. È stato membro di giunta di Confindustria Vicenza dal 1998 al 2001, del Comitato scientifico di Domus Academy (2004-2005) e del Comitato d’Onore di MIart (2009 e 2010), direttore dell’Officina del Porto di Palermo (2006-2008), vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza (2011-2015) e presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (2010-2016). Dal 2007 al 2010 è stato chiamato a dirigere Domus, la prestigiosa rivista internazionale di architettura, design e arte contemporanea. Attivo già dal 1971, nel 1987 fonda con il fratello Franco ASA studio albanese. I progetti dello studio sono stati pubblicati dalle più importanti riviste internazionali di architettura e design: il progetto Neores è stato segnalato nell’edizione 2003 dell’European Union Prize for Contemporary Architecture della Mies van der Rohe Foundation, mentre ASA studio albanese ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nelle edizioni 2004 e 2006. Flavio è un lettore e biblioflio (la sua biblioteca, a disposizione dello studio, conta di oltre 15.000 volumi) e un conoscitore e collezionista d’arte contemporanea.

project manager Piero Corradin

Piero Corradin
partner, head of projects

Piero Corradin è partner dello studio dal 2020 e head of project dal 2014. Si è laureato nel 2002 all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e nello stesso anno ha iniziato a lavorare come architetto in ASA studio albanese. Tra i progetti più importanti seguiti da Piero si segnalano il progetto di riqualificazione urbana di un quartiere di Pechino su masterplan di OMA (2007), la nuova sede della Banca Popolare di Marostica (2006), la nuova sede direzionale delle AFV Acciaierie Beltrame a Vicenza (2007), il concorso per la Nuova Fiera di Vicenza (2008), il concorso internazionale “Recupero della cava di Mursia” nell’isola di Pantelleria (2010). Nel 2012 ha seguito il progetto della Hybrid Tower a Mestre (Venezia), nel 2016 l’ampliamento dell’headquarter Fope a Vicenza (2016) e il Polo Logistico Agroalimentare di Monselice (2016). Nel 2008 è stato tutor per PreVisioni, il workshop internazionale sul futuro masterplan di Vicenza; nel 2009 e 2010 in due edizioni del summer workshop dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.

team Filippo Zampese

Filippo Zampese
architect visualizer

Filippo è nato nel 1984, è diventato architetto con una laurea in Achitettura della Costruzione allo IUAV nel 2010 e si è specializzato in computational design al Master di Architettura Digitale di Venezia nel 2010. In ASA studio albanese dal 2015, si occupa di progettazione e modellazione 3D, di prototiping, di rendering e di post produzione di immagini e video. Prima di arrivare a Vicenza, ha lavorato a Maastricht presso SatijnPlus Architecten, a Milano per Cino Zucchi Architetti e a Roma per Fuksas Architecture. Oltre a progettare, Filippo fa il musicista e compositore negli A New Silent Coporation, con i quali ha all'attivo due album di musica post-rock strumentale (Everything Is Exactly As It Seems, 2009; Odyssea, 2016). Suona la chitarra elettrica (per la quale possiede una collezione di pedali che non sa usare) e il piano. Ama i cani, detesta le persone che parlano in treno, e questo forse spiega perché avrebbe voluto diventare astronauta.

Giuseppe Dal Molin

Giuseppe Dal Molin
project manager

Giuseppe, che preferisce essere chiamato Pino, si è laureato allo IUAV di Venezia nel 1993. L’anno successivo ha vinto insieme ad Antonio Paolin e Giuseppe Pianezzola il concorso per la realizzazione della nuova biblioteca di Marostica, progetto insignito del premio di architettura Città di Oderzo 1999. Ha iniziato la sua collaborazione con ASA studio albanese nel 1994 e, con alterne vicende, l’ha protratta fino ad oggi. Pino si occupa soprattutto di progetti nel campo dell’architettura residenziale e alberghiera, e nell’interior design. Per ASA studio albanese ha seguito personalmente il Rocco Forte Verdura Resort di Sciacca, uno dei main projects dello studio. Nel 2006 ha fondato assieme a Giuseppe Pianezzola e altri colleghi lo studio di progettazione Corte dei Roda. Tra i suoi libri preferiti c’è “I simulacri” di Philip K. Dick e in alternativa all’architetto gli sarebbe piaciuto fare il contadino.

Blendi Vishkurti

Blendi Vishkurti
architect

Blendi è arrivato in studio con un tirocinio nel 2018 ed è stato fondamentale per portare a termine gli allestimenti per la mostra FROM/TO organizzata a Berlino all’interno del festival MakeCity 2018. Quando si è laureato allo IUAV nel 2021 è diventato subito e a tutti gli effetti uno degli architetti di Asa. Insieme ai suoi storici partner in crime Blendi ha ottenuto una menzione d’onore al concorso internazionale EUROPAN16 nel 2021 con il progetto “Back to nature” ed è stato finalista per il premio di architettura Federico Maggia a Biella nel 2022 con un progetto site-specific di architettura effimera. Da piccolo avrebbe voluto fare il muratore (in qualche modo è rimasto nel ramo), adora e studia i bonsai e per questo gli piacerebbe un giorno abitare in campagna. Se gli chiedessimo chi buttare dalla torre tra Tolkien e Asimov ci risponderebbe come Bartelby lo Scrivano: "Preferirei di no".

Marco Dal Lago

Marco Dal Lago
architect

Marco ha studiato architettura allo Iuav di Venezia, deviando per un anno alla FAUP di Porto. La sua tesi sull'edilizia sociale nel Portogallo degli anni ’70 ha vinto il premio “Vittorio e Marina Gregotti” nel 2023. Nel frattempo, ha svolto stage presso gli studi AMAA e Correia Ragazzi Arquitectos. Nel 2022 e 2023 è stato teaching assistant allo Iuav prima di appordare in Asa. Marco si interessa anche di lighting & visual design, progettando installazioni luminose per spettacoli e DJ set. Appassionato di tutto ciò che è visivo, è un essere onnivoro che si nutre di tipografia, cinema, fotografia, web e design. Da bambino sapeva già che avrebbe fatto l’ architetto, per questo disegnava a matita i prospetti dei palazzi palladiani. In un'isola deserta porterebbe la sua piccola collezione di libri di architettura e il suo orologio Braun (di cui è gelosissimo). Il suo motto preferito è: less, but better!

Website
https://giardinidelborgotrieste.it/
I Giardini del Borgo sono stati immaginati con un principio molto semplice: riprodurre il sistema abitativo di piccolo borgo, in cui ogni abitazione è dotata di giardino o di terrazzo, i e di garage, ma tutto a pochi passi dal centro. Questo è possibile grazie alla peculiare struttura delle ex Holt, e in particolare del suo basement: sfruttando la leggera pendenza di via Gambini, i locali a quota zero generano un plateau destinato ai garage e alle cantine. Al di sopra di queste fondamenta, al piano superiore, si generano i giardini e l’accesso pedonale del complesso residenziale.